Blog

Che cosa fare con un linfonodo sottomandibolare?

Quando si è in presenza di un linfonodo sottomandibolare, è necessario tenere conto dell'età della persona coinvolta: in un bambino o in un ragazzo, infatti, questo fenomeno non deve destare particolari preoccupazioni, dal momento che rappresenta un problema grave molto di rado; in qualsiasi caso, è opportuno verificare la sua consistenza.

Se il linfonodo sotto la mandibola è aderente ai piani sottostanti e ha una consistenza dura, è meglio prevedere una visita medica in tempi rapidi; in caso contrario, è sempre consigliabile rivolgersi al dottore, ma senza eccessivi allarmismi.

Il linfonodo sottomandibolare negli adulti

Nelle persone adulte, la situazione è un po' diversa: nel momento in cui si verifica un aumento di volume del linfonodo sottomandibolare, soprattutto se esso non è accompagnato dalla febbre, è opportuno eseguire delle indagini approfondite e sottoporsi ad esami del sangue che permettano di verificare le origini del problema.

Le analisi ematiche, in particolare, consentono di smentire o di confermare una causa infettiva; se l'infezione viene esclusa, può essere utile procedere con un'ecografia, con la quale si ha l'opportunità di distinguere un linfonodo di origine maligna, e quindi correlato a un tumore, da uno reattivo, che è solo il risultato di una reazione a una infezione o a una infiammazione.

Il linfonodo sottomandibolare e il tumore

Al di là degli esami di laboratorio e della successiva ecografia, in presenza di dubbi si può ricorrere alla biopsia del linfonodo sottomandibolare, o comunque alla sua asportazione finalizzata a un esame istologico.

La biopsia può essere eseguita con un ago sottile per aspirazione, ma se il linfonodo viene asportato nella sua totalità si può contare su una diagnosi più semplice.

Quando il linfonodo è di origine tumorale, la sua struttura anatomica viene del tutto sovvertita rispetto alle condizioni normali, ma per controllare che ciò sia avvenuto è indispensabile analizzare tutta la ghiandola.

Gli esami per il linfonodo sottomandibolare

Per valutare con esattezza le condizioni di un linfonodo sottomandibolare si può fare riferimento a varie tecniche di imaging, come per esempio la Pet o la Tac; non si utilizza più, invece, la linfografia, che pure in passato veniva considerata un esame standard ma che oggi è stata messa da parte per la sua pericolosità, visto che si basava sul ricorso a un mezzo di contrasto da iniettare nell'organismo caratterizzato da un rischio di allergia elevato.

Insomma, quando la ghiandola sotto la mandibola è gonfia, è sempre meglio non esitare e rivolgersi al proprio medico curante per sottoporsi a un iter diagnostico sicuro.


Dentista Cuneo
Via ... (CUNEO) → PI 12345678901
declino responsabilità | privacy | cookie policy
email.example@email.it

Iscrizione all'Albo dei Medici Chirurghi - Iscrizione all'Albo degli Odontoiatri

Tutte le informazioni pubblicate nel presente sito web sono diramate nel pieno rispetto delle linee guida del Codice di Deontologia Medica sulla "Pubblicità dell'informazione sanitaria" del 06/04/2007.
AVVISO: Le informazioni contenute in questo sito non devono essere intese come sostitutive del parere clinico del medico, pertanto non vanno utilizzate
come strumento di autodiagnosi o di automedicazione. I consigli forniti via e-mail vanno intesi come meri suggerimenti di comportamento.
La visita medica tradizionale rappresenta il solo strumento diagnostico per un efficace trattamento terapeutico.



© 2015. «powered by Dentisti Italia». E' severamente vietata la riproduzione, anche parziale, delle pagine e dei contenuti di questo sito.